Soluzione Antispecista al Randagismo

Uno dei principali argomenti della propaganda vegana e antispecista è espresso nel seguente manifesto.

Manifesto propaganda vegana

Valutiamo le implicazioni del principio antispecista gli animali sono tutti uguali.

Gli antispecisti sono per la stragrande maggioranza amanti maniacali di cani e gatti.
Cani e gatti vengono abitualmente nutriti con prodotti a base di carne di altri animali (conigli, polli e persino agnelli e vitelli, ossia cuccioli).
Se gli antispecisti affermano che la vita degli animali destinati alla produzione di carne ha lo stesso valore di quella degli animali d'affezione, allora nutrire i cani con la carne di cane non differisce da quanto gli antispecisti già compiono. Tanto più che il cannibalismo è frequente nei cani rinselvatichiti, quindi adottarlo per i cani domestici non sarebbe innaturale.

Abbiamo dunque trovato il modo di porre fine al randagismo e al sovraffollamento dei canili: uccidiamo metà dei cani randagi e diamoli in pasto all'altra metà, una volta finito il cibo, ammazziamone un'altra metà e così via fino ad arrivare ad un unico cane.

Questa soluzione è coerente ai precetti professati dagli antispecisti, eppure dubito che gli stessi antispecisti l'approverebbero. Gli antispecisti rifiutano le implicazioni dei loro stessi principi poiché tali principi non sono formulati in base al ragionamento, bensì cercando apparenti ragioni a posteriori, nel tentativo maldestro di suffragare posizioni aprioristiche, basate sull'emotività.